Le dittature si affermano anche col 37,4% o col 43,9% dei voti.
anche in barba a costituzioni molto avanzate.
"[...] le nuove elezioni per il Reichstag del 31 luglio 1932 si risolsero in un grande trionfo della destra più estremista: mentre i tedesco-nazionali si assottigliavano ulteriormente e i tedesco-popolari erano ridotti a una sparuta pattuglia, la NSDAP balzava al primo posto tra i partiti con 230 seggi (133 ne otteneva la socialdemocrazia e 89 il partito comunista). Quasi 14 milioni di elettori [il popolo
], ossia il 37,4 per cento del totale, avevano votato per Hitler, che era il vero trionfatore della giornata elettorale, anche se la percentuale di voti da lui riportata non significava affatto che la crisi non potesse trovare sbocco in nessun'altra alternativa."
A causa dell'ingovernabilità dell'assemblea parlamentare il maresciallo Hindemburg [il presidente della Repubblica di Weimar] sciolse il Reichstag il 1° febbraio 1933.
"[...] Ma nonostante il clima di intimidazione, neppure allora la NSDAP riuscì ad ottenere da sola la maggioranza assoluta dei voti: essa ebbe 17.277.000 voti, pari al 43,9 per cento, con 288 seggi al Reichstag; tuttavia con l'apporto dei voti tedesco-nazionali (3.136752 pari all'8 per cento, con 52 seggi) il governo aveva riportato una vittoria modesta ma sicura."
La Germania nazista, Enzo Collotti, Einaudi
Meditiamo gente meditiamo.