Europa Universalis 3 ovvero (del piccolo Andreotti)

Intanto propongo uno screenshot di EU3 (Europa Universalis 3), ovvero, il piccolo Andreotti

La diplomazia, in questo magnifico gioco, la fa da padrona e per poter vincere una partita non si può e non si deve invadere e assalire a occhi bendati.

Vesaniente Vento ha scritto:

...per poter vincere una partita non si può e non si deve invadere e assalire a occhi bendati.

Mai visto nessuno invadere un territorio ad occhi bendati, vedette ed esploratori sono sempre stati considerati indispensabili!

qualcuno nelle piazze disperato grida... "aridatece Andreotti!!!"
Europa universalis lo conosco come gioco complesso, anche qui invito Vento ad illustrarcelo un po' di più....

Allora avendo rediretto, in parte e a causa di forza maggiore, le energie mentali dai tubi alla storia provo ad accontentare Lupo.
Lo scopo del gioco è fondamentalmente quello di gestire, politicamente, economicamente e militarmente, una nazione (chiamiamo così l’entità politica che prendiamo in carico, volendo, dal 1399) e portarla alla vittoria. Il che non significa conquista del mondo (ciò è praticamente impossibile). La vittoria si ottiene raggiungendo la più elevata posizione di prestigio alla fine del gioco.
Infatti si può ottenere la vittoria alla fine del gioco:
“governando” nazioni potenti e territorialmente estese e mirando all’egemonia millitare e politica su vaste aree geografiche, in contesa con potenze rivali;
“governando” piccole nazioni e mirando alla sopravvivenza in un contesto dominato da avversari potenti e aggressivi o, eventualmente (se il sovrano è più audace o guerrafondaio) mirando ad un’espansione su scala regionale (in questo caso sviluppare una politica di alleanze, operazione tutt’altro che semplice, è fondamentale).
Bisogna tenere conto che EUIII è un gioco pensato sostanzialmente per campagne single player e quindi l’avversario AI è molto forte e rognoso.
La scelta della nazione è di per se un “gioco”.
La selezione della nazione che si vuole “adottare” è un divertimento in termini di pianificazione a priori e, se si vuole, una sfida con se stessi. Si possono scegliere l’Inghilterra, la Francia la Cina (le nazioni che si possono scegliere variano in funzione dell’annoche si imposta quale data di inizio del gioco) oppure Genova o Venezia o ancora (sfida mostruosamente difficile) la minuscola Rodi. La difficoltà dell’impresa viene indicata da una barra tra due simboli, un ciuccio da poppanti, per indicare un compito facile da assolversi, e un teschietto.
Questa è la schermata in cui si sceglie la propria nazione.


In un'occasione la mia scelta è caduta su Venezia e in quel caso mi sono posto quale obiettivo strategico sul medio periodo l’unificazione della penisola italiana (avrei potuto decidere, in alternativa, di sviluppare colonie nelle indie occidentali oppure in quelle orientali vista la propensione navale di Venezia). Per questo motivo ho dovuto programmare fin dall’inizio la politica interna, la politica commerciale e militare in funzione di un’espansione mediterranea. (Le modifiche in corso d’opera alle proprie decisioni politico-strategiche sono molto costose in termini sia economici che politici).
Per non assillare chi vorrà leggere questa mia recensione lascio a post successivi altre notazioni riguardo questo stupendo e complesso gioco.

In questo caso ho deciso di intraprendere una Grande campagna (1399-1820) con Venezia.
La mappa che si vede è quella fisica, che mostra le caratteristiche del territorio e permette di capire quali ostacoli dovranno affrontare gli eserciti per passare da una provincia a un'altra. In alto a sinistra si vede la finestra di interfaccia che permette di gestire la politica e l'economia della nostra nazione. In questo caso, nella finestra, è stata scelta la prima linguetta (la bandierina blu) consente una panoramica generale della condizione diplomatica della nostra nazione. Vi si può rilevare il nostro prestigio (il numero 2 nella cornice circolare grande) il nostro statuto (Venezia è una repubblica mercantile ma se si vuole si può procedere a una modifica di esso e ovviamente se ne subiscono le conseguenze), la posizione in graduatoria (51^, il numero nella cornice circolare piccina), alleanze e trattati (il testo visibile in basso sulla sinistra) e lo stato delle nostre relazioni con le altre nazioni (in basso a destra, i numeri che variano da -200 a +200, verdi nel caso di relazioni amichevoli rossi nel caso contrario)

In questo momento Venezia ha stipulato alleanze con l'Austria, la Svizzera e lo Stato Vaticano, ha stipulato un trattato commerciale con Foix e ha un casus belli con Corfù e il Montenegro.
Il casus belli è un elemento molto importante nella politica estera perché ci permette di dichiarare guerra a una nazione evitando le gravi conseguenze politiche che derivano da un attacco proditorio ai danni di un rivale. Dichiarare una guerra è un affare molto complesso e un tale atto va ponderato con molta attenzione.
Nella mappa politica in basso si può vedere l'interfaccia che consente la gestione delle relazioni diplomatiche. In questo caso si vuole trattare con il regno di Milano. Bisogna avere almeno un diplomatico (la terza faccina tra quelle che si vedono vicino al bordo in alto) da inviare presso l'interlocutore (i diplomatici vengono forniti automaticamente e in numero dipendente dallo statuto della nazione, dal tipo di politica interna, da avvenimenti casuali distribuiti dal programma e da altri fattori che sarebbe troppo dispersivo elencare). La serie di pulsanti color oro permette di stipulare alleanze, dichiarare guerre, stipulare trattati commerciali, inviare insulti o doni oppure stabilire matrimoni reali. Le opzioni sono moltissime e permettono di effettuare innumerevoli scelte politiche.
Si possono inviare spie (la faccina in basso a sinistra) che potranno fomentare rivolte, assassinare i consiglieri (costano molto e sono determinanti per lo sviluppo della nazione) che il rivale ha reclutato, rivendicare una provincia e permettere così di disporre di un casus belli e molte altre azioni. Anche le spie vengono fornite automaticamente e in numero dipendente da vari fattori, tra gli altri la presenza di un determinato consigliere che garantisce una percentuale aggiuntiva alla normale fornitura annuale di spie.

Per ora mi fermo e fornirò ulteriori notizie in un prossimo post.

Continua ad aggiornarci su questo titolo, caro Vento!

Nelle immagini che propongo si possono vedere i cursori con i quali si regolano gli investimenti e la politica interna.
Cercherò di descrivere ciò che si vede nella prima immagine.

Nella barra in alto:
i tre omini e il numero 9.102 rappresentano il potenziale umano della repubblica di Venezia (questo numero influisce sul numero di soldati reclutabili. La Francia ad esempio avrà un numero molto più grande);
la bilancetta vicino al numero +2 rappresenta la stabilità nazionale (elemento critico del gioco che ha influenza su moltissimi parametri. Una stabilità negativa conduce a rivolte interne e a ricavi molto bassi);
i soldini rappresentano il tesoro nazionale in un determinato momento (il tesoro varia mensilmente e annualmente in base agli introiti e alle spese);
la coroncina vicino al numero -6 rappresenta il livello del prestigio nazionale di Venezia.
La serie di faccine che seguono sono:
mercanti disponibili;
coloni disponibili;
diplomatici disponibili;
missionari disponibili;
spie disponibili.
Nella finestra "economia" si vedono:
a sinistra il resoconto economico.
Le entrate:
le tasse, la produzione, le entrate in oro e le tariffe dipendono direttamente dalle provincie (in base alle risorse, al numero di abitanti, al numero di colonie e alle condizioni generali politico-amministrative della nazione); le entrate commerciali dipendono invece dalla capacità dei nostri mercanti, che dovremo inviare (c'è un'opzione che permette l'invio automatico) nei centri commerciali per poter scalzare la concorrenza degli avversari.
Le spese:
dobbiamo regolarmente pagare i consiglieri che abbiamo deciso di reclutare, dobbiamo spendere per il mantenimento delle colonie, se le abbiamo (in questo caso Venezia, per ora, non ha colonie), dobbiamo pagare i nostri soldati (in questo gioco non si possono creare eserciti stratosferici, bisogna fare i conti con la nostra capacità di mantenerli perché essi costano tantissimo), dobbiamo pagare i missionari che reclutiamo (se vogliamo convertire una provincia che professa una religione o una confessione diversa da quella nazionale ci occorre l'intervento di un missionario che, per quanto servo di Dio è anche nostro degnissimo servitore , vuole il suo obolo, infine nota dolente gli interessi che dovremo pagare se chiederemo un prestito (i banchieri rinascimentali erano né più né meno Profumati come i nostri).
I sussidi sono i proventi che derivano da versamenti effettuati da nostri alleati.
Come si può rilevare il bilancio mensile risulta in positivo per 1,6 "ducati". Le entrate in liquidi, in questo caso, sono eccessive e ciò andrà a scapito del livello di inflazione (parametro critico che bisognerà mantenere sotto controllo per evitare sgradevoli conseguenze) per cui bisognerà spostare il cursore "tesoro" un pochino più indietro (nell'immagine il cursore è grigio perché l'ho bloccato su quel livello per poter spostare il cursore "governo" più avanti possibile). Come si può vedere ho scelto di spostare tutti gli investimenti sulla ricerca di "tecnologie" di governo (il mio scopo è quello di raggiungere il prima possibile un livello che mi permetta di adottare una certa "idea nazionale").
Sulla destra, nella finestra, si vedono i cursori delle "tecnologie" grazie ai quali potremo distribuire i nostri investimenti.
Gli investimenti accresceranno i livelli delle "tecnologie" permettendo alla nostra nazione di progredire.
Nell'immagine in alto si vede una finestra esplicativa che indica come il livello 3 della stabilità (anche se l'investimento è pari a zero il livello di stabilità crescerà, sia pure molto lentamente) verrà raggiunto nel maggio del 1403.
Nell'immagine successiva si può vedere la finestra relativa alla politica interna.
In alto si vede il pulsante che permette la scelta dello statuto della nostra nazione. In questo caso Venezia è una repubblica mercantile (poiché il livello della tecnologia di governo è ancora a 3 per ora non possiamo ancora modificare, nel caso in cui lo volessimo fare, il nostro statuto. Una repubblica ad esempio non può contrarre matrimoni reali).
Le finestre vuote sotto potranno essere riempite, sempre quando il livello delle tecnologie ce lo permetterà, con le idee nazionali (le idee nazionali influiranno su molti parametri di gioco, politica, economia, colonizzazione, esercito, marina, etc.).
Infine si possono vedere i cursori che determineranno la nostra politica interna.
Venezia è una repubblica per cui partirà con un livello di decentramento abbastanza elevato. La barretta rossa indica che, a causa del nostro statuto, al di sotto di quel livello non potremo scendere (ogni modifica impegnerà dieci anni e determinerà una variazione in una seri di parametri politici, economici, militari etc.)

Alla prossima puntata Servius

Mentre si avvicina la promozione (siamo a meno 6... ) ne approfitto per lodare l'impegno profuso da Vento nella recensione di questo interessantissimo titolo! Ovviamente questo messaggio è per fare i complimenti a Vento, non certo per accelerare i tempi della promozione....

Mmmmmh, Servius sembra essere 'tornato' accettabilmente in forma e questo non possiamo che esserne contenti ma insieme a lui tornano anche alcune esecrabili attività di contorno ...e se, mettiamo il caso... qualcuno iniziasse a cancellare qualche messaggio "a caso" del ritrovato spammatore, forse la promozione si allontanerebbe. Che ne dite, proviamo a cercare un candidato alla funzione di boia?

Io voto contro...

[Meno 2...]

Anche la religione ha un ruolo "cruciale" nel gioco.

Nella finestra in alto si può vedere come l'Olanda professi una religione (sarebbe meglio dire confessione) riformata. Ovviamente prima di una data specifica (perché sia attivata la confessione protestante, ad esempio, deve trascorrere l'anno 1517) non potremo modificare la nostra religione di stato e successivamente a quella data potremo decidere se adottare una nuova confessione grazie alla funzione "decisioni religiose". Le decisioni (che possono essere di tre tipi: nazionali, provinciali e religiose) permettono di effettuare scelte che influenzeranno a lungo termine lo sviluppo politico-sociale e religioso della nostra nazione. Il menu "decisioni religiose" si arricchirà di opzioni in funzione del progredire del gioco e ogni nazione potrà effettuare scelte su alternative generiche ma avrà a disposizione anche opzioni specifiche ed esclusive.
Il livello della tolleranza nei confronti delle altre religioni varia da nazione a nazione e in funzione della religione professata. I tre simboli sulla destra sotto la didascalia "Tolleranza" indicano rispettivamente:
la tolleranza verso la nostra religione di stato (che ovviamente raggiunge il massimo livello 3);
la tolleranza verso gli eretici (confessioni diverse dalla nostra ma appartenenti allo stesso ceppo originario);
la tolleranza verso le altre religioni.
Nel caso illustrato sopra si può vedere una finestra esplicativa (spostando il cursore del mouse si aprono finestre esplicative praticamente per ogni elemento a schermo) che indica come la confessione riformata guadagni un'unità di tolleranza nei confronti degli eretici.
Quel piccolo scudo grigio rappresenta il pulsante che, nel caso in cui nessuna nazione ci avesse preceduto e disponessimo di una certa somma di ducati, ci permetterebbe di dichiararci "difensori della fede". Questa scelta ci fornirebbe un casus belli contro chiunque fosse in guerra contro i nostri correligionari.
Le province che compongono la nostra nazione non professeranno necessariamente la religione di stato.
Come si può vedere sulla mappa religiosa nella finestra sottostante Gelre, provincia orientale dell'Olanda, ad esempio, professa la confessione cattolica. Nella finestra esplicativa si possono rilevare gli elementi che caratterizzano la confessione maggioritaria nella provincia.

Utrecht, invece è riformata, come si vede dalla finestra in basso.

Per convertire una provincia si potrà inviare un missionario che costerà una certa cifra e che potrà irritare gli abitanti della provincia con un susseguente rischio di rivolte. Le fazioni rivoltose hanno nature molteplici (in questo caso la fazione rivoltosa sarebbe di tipo religioso) che produrranno danni di tipo diverso e che, conseguentemente, dovranno essere trattate in modo differente l'una dall'altra.
Nel caso illustrato sotto l'impero ottomano ha visto quattro rivolte concretizzarsi sul suo territorio (le ho provocate volutamente con una modifica radicale dello statuto e delle condizioni di politica interna). Si tratta di due fazioni di natura nazionalista, una fazione di natura religiosa e una fazione di natura politica (ci sono molti altri tipi di rivoltosi). Cliccando sulle bandierine a destra si potrà accedere al menu che ci permetterà di definire trattative con le fazioni ribelli (o ribrutti, fate voi) . In questo caso non è possibile perché non si verificano ancora le condizioni che ci permettono di attivare il menu dei negoziati ( il nostro prestigio è troppo basso e siamo in guerra con altre nazioni)

A questo punto ho rotto un po' troppo le...trattative a Servius per cui
alla prossima.

Vento.... Non dire troppo in giro che questo è un corso ad personam sennò MaG...