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 La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio

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Marcio Sfigato
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Vitellio Tonnatus
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Vitellio Tonnatus
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Leone Capra
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MessaggioTitolo: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeVen 13 Feb 2009 - 4:30

L’isolato di servizio è un agglomerato di edifici realizzato ad hoc per uno scopo che non è quello residenziale! Gli edifici sempre presenti sono: una tenda (garantisce l’accesso della manodopera, è la fermata dell’autobus per intenderci), un pozzo e il centro di ingegneria. Gli altri edifici sono costruiti in funzione della finalità dell’isolato.
Normalmente tramite questo tipo di isolati assicuro la produzione e la vendita dei beni esportati, alleggerendo gli altri isolati di questo onere, in modo che questi ultimi diventino più specificamente residenziali.

La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Isolat13
Isolato industriale

La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Isolat14
Isolato portuale

La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Isolat15
Isolato per commercio con i nativi, notare il commerciante indigeno in arrivo


Dalla minimappa della città si intuisce come questi isolati siano distanti e separati da quelli residenziali

Addirittura mi capita di realizzare isolati di servizio il cui scopo è limitato alla soddisfazione di una richiesta imperiale. Esaudita la richiesta, l’isolato viene cancellato.
L’utilizzo ed il corretto posizionamento di un isolato di servizio consente di razionalizzare i commerci e assicura benefici all’intera città. Infatti:
- si riducono i tempi necessari alle carovane/navi per entrare ed uscire dallo scenario
- si assicura una produzione annuale pari a quanto venduto senza inutili accumuli o surplus di produzione
- si riduce il numero di magazzini necessari per gli isolati residenziali
- si minimizza il numero di fonti di materia prima/fabbriche necessarie a produrre quanto globalmente richiesto dalla città.

In pratica, a parità di cittadini e a parità di merci commerciate, una città che abbia uno o più isolati di servizio richiederà meno manodopera di una città in cui la produzione è compresa nel tessuto degli isolati residenziali. Poiché la manodopera è una risorsa, la città che ne consuma meno è sicuramente più efficiente. La mancanza di lavoratori è molto più problematica della disoccupazione che è decisamente più facile da gestire. Più avanti cercherò di chiarire meglio queste idee.
Tornando alla pianificazione, l'utilizzo di un isolato di servizio permette di individuare la posizione del primo isolato in funzione solo delle esigenze residenziali.
Lo sfruttamento delle risorse dello scenario farà invece individuare il numero, la tipologia e la posizione degli isolati di servizio.
Svilupperò in seguito proprio questo argomento
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MaG
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeVen 13 Feb 2009 - 5:59

Ma lo sai che questa ipotesi non l'avevo mai considerata? Io impeigo sempre manodopera proveniente dagli isolati creandomi non pochi problemi di urbanizzazione a causa dello spazio e della desiderabilità che inevitabilmente viene minata.
Altro problema 'pesante' è quello della manodopera che, nelle mie mappe, è sempre più schizzinosa. In questo modo se ne può recuperare una buona quantità migliorarando, non di poco, l'aspetto desiderabilità. Resta tuttavia da chiarire come l'isolato di servizio possa interagire con i centri urbani che richiedono merci per il loro sviluppo. La lontananza eccessiva tra il polo urbano e quello industriale potrebbe disturbare l'evoluzione delle case a casusa della scarsità di prodotti finiti (vettovaglie, mobili, olio e vino).

Grazie Vitellio, per la mia prossima mappa farò mio il tuo spunto. La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 510702
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Vitellio Tonnatus
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeVen 13 Feb 2009 - 6:44

Ovviamente per i magazzini sfrutto intensamente il comando "ricevi merci", ma in realtà l'utilizzo dell'isolato di servizio per la produzione e vendita di un bene ha fondamentalmente il seguente vantaggio:
ipotesi: bene esportato vasellame e mobilia.
Gli isolati residenziali producono per consumo interno entrambi i beni in quantità sufficienti al solo fabbisogno interno. Per un isolato 9x18 servono 2 fabbriche. Non potendosi accumulare i materiali nei magazzini dell'isolato, (il consumo interno è pari alla produzione) è sufficiente un unico magazzino che riceva entrambi i beni. Questo magazzino sarà sempre vuoto, ma le case saranno rifornite. Addirittura questo magazzino potra accettare i due beni e riceverne un terzo. Non si corrono rischi di saturazione in queste condizioni. L'isolato industriale, posizionato in maniera tale da ridurre il percorso dei somari, produce la quantità di beni richiesta dalle esportazioni. I somari, ne sono quasi certo, cercano il magazzino pieno più vicino. Se lo trovano e possono caricare non ci pensano proprio ad andare a zonzo per la città, caricano, imbucano l'uscita e via. Oltre ai vantaggi che hai individuato c'è anche questo: non avendo necessità di surplus produttivo negli isolati non corri il rischio di vederti i somari in città. Poichè poi le carovane vanno dove vogliono, nel caso tu abbia più di un isolato, devi garantire il surplus produttivo dappertuttoi e in tutti gli isolati devi realizzare dei magazzini dedicati. Quindi di certo alla fine avrai un eccesso di produzione che sconterai vedendo i carri fermi fuori dalle fabbriche e qualche magazzino inutilmente straboccante di merci. Ma intanto paghi stipendi e consumi manodopera, non puoi sfruttare delle risorse insomma.

Spero di essere stato chiaro

Saluti
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeVen 13 Feb 2009 - 7:15

Si Vitellio, grazie, sei stato chiarissimo. Ti segnalo comunque che i mercanti terrestri si dirigeranno per i loro acquisti al magazzino denominato "Centro Commerciale" e solo se questo non è presente si dirigeranno a quello più vicino al loro peregrinare.

Dopo queste tue considerazioni urge una prova sul campo. Vado ad iniziare una nuova mappa... stasera credo diserterò la Taberna La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 43747
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeSab 14 Feb 2009 - 4:01

Poi a volte, a casua di qualche progettatore di mappe che fa trasformare Cesare in avido e insaziabile richieditore... La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 99060 ...
... si è costretti a fare degli isolati di servizio che faebbero invidia al Grand Hotel... La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 802875

La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Danubi10
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeSab 14 Feb 2009 - 4:18

Accidenti... sembra un vero polo industriale! La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 43747

Con un Governatore come te Cesare potrà dormire sonni tranquilli La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 892213
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeSab 14 Feb 2009 - 22:46

Bello! Bellissimo! Ma tutti quei magazzini pieni in attesa di una richiesta che forse verrà... ma forse no si mangiano un sacco di manodopera.
Uno dei vantaggi dell'isolato di servizio è secondo me quello di far guadagnare manodopera alla città proprio perchè può essere creato nel momento della richiesta e per la durata della richiesta.
In pratica mantengo un buon livello di disoccupati che impiego, quando serve, con contratti a progetto o a termine. Fortunatamente i problemi sociali reali in questo gioco non hanno rilevanza quindi la mia macelleria sociale ha conseguenze solo virtuali.
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeDom 15 Feb 2009 - 7:54

Vero Vitellio... ma tieni presente che questo era un caso limite, dove le richieste dell'imperatore erano continue e molto abbondanti, molto più che in una mappa... diciamo normale... Comunque se ci sono problemi di disoccupazione in genere preferisco chiudere qualche industria che al momento serve solo a quello scopo, piuttosto che eliminare tutto. Si risparmia tempo in caso di emergenze improvvise... La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 43747
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeLun 16 Feb 2009 - 1:10

MaG ha scritto:
Si Vitellio, grazie, sei stato chiarissimo. Ti segnalo comunque che i mercanti terrestri si dirigeranno per i loro acquisti al magazzino denominato "Centro Commerciale" e solo se questo non è presente si dirigeranno a quello più vicino al loro peregrinare.


Ho fatto un prova su una mappa libera. Costruendo due magazzini affiancati, uno centro commerciale, e riempiendoli in maniera diversa di merci, i somari hanno disertato il centro commerciale (che era più vuoto) per il magazzino accanto (più pieno). Poi si sono serviti anche all'altro...
La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 510702 La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 58246 La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 953528
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeLun 16 Feb 2009 - 1:25

Si anch'io ho osservato il comportamento dei commercianti terrestri. Voglio studiarlo un po', ma di sicuro il fatto che un magazzino sia centro commerciale li lascia del tutto indifferenti!
Farò qualche test in merito.

Saluti
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMar 11 Gen 2011 - 10:15

ciao...Vitellio Tonnatus ho apprezzato molto questo topic, però volevo farti una domanda: quelle poche case che come hai detto tu fanno da "fermata dell'autobus" e permettono alla manodopera di lavorare anche lontano dal centro abitato non ti creano nessun tipo di problema? nel senso che ho visto che tutte le abitazioni sono tende: non si crea del crimine in quelle case poco sviluppate? a volte capita che qualche focolaio ci sia anche in alcune insulae figuriamoci lì...non avendo mai creato un polo industriale del genere in una mappa volevo sapere appunto se accadono rivolte popolari in questi quartieri poveri...
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMar 11 Gen 2011 - 23:23

Beh, in effetti gli isolati di servizio possono presentare dei punti critici più per la presenza di qualche cittadino che protesta (armato di torcia) che non per il crimine (messaggio che denuncia un furto in città).
La soluzione è molto semplice: edificare almenuo una prefettura, cosa che per altro è necessaria nel caso di scenari in cui esiste la possibilità di incendio: è possibile che nell'isolato di servizio si palesino dei rivoltosi, ma questi vengono immediatamente bloccati dai prefetti che fra l'altro normalmente si trovano a fare percorsi relativamente brevi e quindi con passaggi molto frequenti davanti alle tendine.
Mi si può obiettare che esistono scenari in cui le prefetture non sono necessarie e che quindi la scelta dell'isolato industriale di fatto obbliga a realizzarne. Io però rispondo che i vantaggi forniti dall'isolato industriale in termini di razionalizzazione dello sfruttamento delle risorse e del sistema produttivo/commerciale, anche in termini di risparmio di manodopera, sono tali da giustificare l'edificazione di poche prefetture.

Con riferimento alla prosperità cittadina oppure al livello globale di delinquenza in citta il problema di fatto non si pone: il bassissimo numero di cittadini che abitano nelle tende degli isolati industriali rende il loro impatto statisticamente irrilevante.

In ogni caso, vista la tua corretta considerazione, mi vedo costretto a correggere il mio post principale inserendo fra gli edifici necessari per un isolato industriale anche la prefettura.

Ciao
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MessaggioTitolo: Umore cittadino nei quartieri industriali   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMer 12 Gen 2011 - 0:59

Caro Governator Dianensis, innanzitutto ti ringrazio per questa tua domanda e mi piacerebbe dare anche il mio contributo. Anche io come Vitellio soglio costruire isolati industriali servendoli con quelle "tende di servizio" (che uso portare almeno a "tenda grande" mediante un misero pozzo).

Innanzitutto un paio considerazione sull'umore dei cittadini: essi sono sempre più irascibili man mano che aumenta il livello di difficoltà cui giochi e tengono molto a essere ben pagati. Quindi generalmente (parlo per esperienza personale) aumentando generosamente gli stipendi puoi risolvere il problema in via definitiva per il resto della partita.
Ricorda anche - sebbene mi sembri che te ne sia già accorto - che la criminalità comincia a manifestarsi prima nei quartieri poveri della città.

Quanto alla tua domanda, il rischio del crimine che tu evidenzi non è così grave come credi. Potresti però avere problemi in almeno due casi.
Il primo è quello in cui, mantenendo gli stipendi uguali a quelli di Roma, decidessi di aumentare le tasse.
Il secondo è quando la disoccupazione sale troppo in punti percentuali (puoi avere anche solo dieci disoccupati ma se sono il 20% allora è un problema grave); anche in questo caso i cittadini si arrabbieranno più facilmente se gli stipendi saranno pari a quelli di Roma.
Il mio stile di gioco consiste nel tenere sempre una pressione fiscale piuttosto alta (10%) e ad accumulare a volte anche un 8% di disoccupazione, per cui devo sempre far fronte a entrambi i problemi. Ciononostante non ho mai avuto gravi problemi di furti e men che meno rivolte popolari. Il trucco, come suggerito prima è semplice: alzo gli stipendi a livelli faraonici (almeno 15 denari sopra quelli di Roma, ma basta anche meno, è che amo esagerare).
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMer 12 Gen 2011 - 3:07

Servius Sertorius ha scritto:

Il mio stile di gioco consiste nel tenere sempre una pressione fiscale piuttosto alta (10%) e ad accumulare a volte anche un 8% di disoccupazione, per cui devo sempre far fronte a entrambi i problemi. Ciononostante non ho mai avuto gravi problemi di furti e men che meno rivolte popolari. Il trucco, come suggerito prima è semplice: alzo gli stipendi a livelli faraonici (almeno 15 denari sopra quelli di Roma, ma basta anche meno, è che amo esagerare).

Ma scusa, alzi le tasse per incamerare di più suppongo, e poi spendi di più in stipendi... vantaggi?
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MessaggioTitolo: Homo bonus   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMer 12 Gen 2011 - 3:38

Goldenaxe ha scritto:
Servius Sertorius ha scritto:

Il mio stile di gioco consiste nel tenere sempre una pressione fiscale piuttosto alta (10%) e ad accumulare a volte anche un 8% di disoccupazione, per cui devo sempre far fronte a entrambi i problemi. Ciononostante non ho mai avuto gravi problemi di furti e men che meno rivolte popolari. Il trucco, come suggerito prima è semplice: alzo gli stipendi a livelli faraonici (almeno 15 denari sopra quelli di Roma, ma basta anche meno, è che amo esagerare).

Ma scusa, alzi le tasse per incamerare di più suppongo, e poi spendi di più in stipendi... vantaggi?
Sono un uomo buono! Eheheh!

Generalmente l'alta prosperità delle mie città (insulae grandi o grandiose, ville o palazzi) mi permette di guadagnare dalla tassazione molto più di quanto spenda per gli stipendi.
In altri casi è appena sufficiente a coprirli, ma tanto io gli stipendi li alzo solo alla fine, quando ormai sono stato promosso o ci manca poco o quando ho sviluppato al livello desiderato la maggior parte dei quartieri. Per il resto della partita li tengo sui 35 denari con pressione fiscale tra l'8% e il 10% assicurandomi palate di soldi.
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMer 12 Gen 2011 - 3:57

@Tonnatus: ritengo la tua tecnica molto valida considerando quindi che non hai nemmeno gravi problemi sociali...io forse più per un fatto estetico che funzionale costruisco zone industriali con poche case, un tempio, una scuola, un mercato e un passaggio garantito di attori e/o gladiatori...cosi ho almeno un livello casa piccola anche se è contro lo spirito puramente economico dell'area...ma siccome il crimine non è endemico (e lo si può anche attutire) la tua scelta mi sembra più che giusta...magari poi carico un'immagine con un mio centro industriale...grazie

@Sertorius: anch'io come te tendo ad alzare le tasse però con gli stipendi non attuo modifiche soprattutto all'inizio per massimizzare i profitti ed evitare debiti (anzi diciamo che lo faccio solo perchè non voglio sentir sbraitare Cesare)...per esperienza personale (e penso anche vostra) all'inizio ovviamente il crimine non attecchisce se al massimo ci sono abitazioni di tipo casa piccola (in genere faccio cosi: prima di partire con la vera evoluzione delle abitazioni, che io ritengo parta dal livello bagni pubblici + vettovaglie in poi, poichè prima è sicuramente non critico cercare di mantenere gli standard abitativi raggiunti, creo una grande scorta di beni finiti, 50-50 tra quelli che servono e quelli esportati, e poi solo dopo ne rendo possibile l'utilizzo domestico tramite mercati)...il problema sorge se un nuovo abitante non appena mette tenda senza aspettare che le mercanti passino da casa sua, subito alza il tasso di criminalità della zona (cosa confermata se parli con i prefetti) soprattutto se come hai detto c'è un malus di tasse e stipendi...per questo motivo volevo sapere le condizioni sociali in questi distretti...una sola volta mi è capitato di avere una rivolta vera e propria (quando ero ancora un "acerbo" governatore) però non voglio ripetere l'esperienza, sicuramente più distruttiva della rivolta dei gladiatori di Lutetia...grazie
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MessaggioTitolo: Compaesanus!   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMer 12 Gen 2011 - 4:27

Vedo che siamo compaesani!

Ad ogni modo, non c'è molto altro da dire, le condizioni sociali di questi insediamenti di servizio possono pure essere bassissime, il problema non si pone. Volevo giusto consigliarti di alzare gli stipendi di almeno cinque denari su quelli di Roma: il malus economico è minimo, il bonus sull'umore cittadino è alto! Conviene, credimi. Wink

Governator Dianensis ha scritto:
[...] il problema sorge se un nuovo abitante non appena mette tenda senza aspettare che le mercanti passino da casa sua, subito alza il tasso di criminalità della zona (cosa confermata se parli con i prefetti) soprattutto se come hai detto c'è un malus di tasse e stipendi...
Questa non mi è davvero mai successa! In condizioni normali nelle mie città la criminalità non c'è o comunque non cresce mai così velocemente come affermi. Forse hai disoccupazione o tasse alte o percepite come tali. In questi casi un trucchetto infallibile è abbassare allo 0% la tassazione per un paio di mesi per vedere tornare le cose alla normalità (all'inizio della partita io lo faccio sempre).

Governator Dianensis ha scritto:
...per questo motivo volevo sapere le condizioni sociali in questi distretti...una sola volta mi è capitato di avere una rivolta vera e propria (quando ero ancora un "acerbo" governatore) [...]
Non ho molto da aggiungere, con tassazione e disoccupazione entro limiti ragionevoli (che imposti a seconda dell'umore cittadino) e stipendi anche solo di due o tre denari superiori a quelli di Roma dovresti vivere felice fregandotene delle condizioni sociali degli abitanti delle tende di servizio. In ogni mia città ci sono sempre almeno duecento persone che loro malgrado vivono in queste condizioni, ma se non faccio il tiranno i problemi non ci sono (e nemmeno le rivolte).
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMer 12 Gen 2011 - 5:31

Sertorius io non tendo mai a lasciare abitanti nelle tende (come ti ho detto solo per fini puramente estetici) però in compenso ho letto da qualche parte che tu costruisci città con molti ville...beh io quando arrivo alle ville so che inizia la crisi: cioè non so perchè con mercati numerosi, granai e magazzini pieni e nessun problema apparente non si riescano a soddisfare tutte le necessità soprattutto quelle dei patrizi...stando alla funzione descritta dal gioco i commercianti" passando davanti alle case capiscono quali sono i beni voluti e si dirigono verso magazzini e granai per la raccolta. Un successivo mercante li distribuisce poi alle case"...ma allora perchè ogni tanto (spesso La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 802875 ) le ville decadono fino addirittura a tornare casette???...la risposta per me è la poco efficiente gestione delle risorse da parte dei mercati anche se numerosi...per me a un certo punto vanno in bambola: non è possibile che mercati circondati da magazzini e granai stracolmi siano vuoti quando ci sono insulae (per non parlare di ville) da soddisfare?? mi capita spesso purtroppo e questo penso limiti la prosperità...Ora parlando qui di "poli industriali" si potrebbero rimettere in gioco anche il discorso tra distanza mercati-magazzini-porti-granai, distribuzione cittadina di manodopera beni e servizi, magari al fine di creare un "polo di mercati e industrie" con appetibilità relativamente alta, quasi a livello delle zone residenziali ma ovviamente ciò è difficile in Caesar III...in Caesar IV magari è più fattibile perchè lì sono gli abitanti che sanno di dover andare al mercato, e non come accade in Caesar III che vengono serviti dai mercati stessi...Sertorius aspetto tuoi giudizi La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 510702
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MessaggioTitolo: De Caesaris Hereditate!   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMer 12 Gen 2011 - 10:55

Caro Dianensis, complimenti! Hai stilato meglio di chiunque altro (me compreso) un elenco dettagliatissimo di tutti gli argomenti che tratto nel terzo capitolo del mio saggio De Caesaris Hereditate, che puoi trovare disponibile sul sito principale nella sezione "Strategie". Ti consiglio vivamente di leggerlo perché lì è spiegato nel dettaglio il fenomeno di inefficienza della distribuzione delle risorse con cui anche io, come te e tanti altri, mi sono duramente scontrato più volte. Ti passo il link:

http://www.caesar3.it/files/De%20Caesaris%20Hereditate.pdf
Spero ti sia utile!
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMer 12 Gen 2011 - 11:09

Grazie La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 510702 La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 510702 La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 840640
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMer 12 Gen 2011 - 12:53

Governator Dianensis ha scritto:
Sertorius io non tendo mai a lasciare abitanti nelle tende (come ti ho detto solo per fini puramente estetici)

Bravo! vero che fanno molto favelas quelle tende !? silent

Le insulae grandiose sono tutta un' altra cosa! Wink

(sto pensando di aprire un Club Insulae Grandiose... La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 99060


Governator Dianensis ha scritto:
beh io quando arrivo alle ville so che inizia la crisi: cioè non so perchè con mercati numerosi, granai e magazzini pieni e nessun problema apparente non si riescano a soddisfare tutte le necessità soprattutto quelle dei patrizi...stando alla funzione descritta dal gioco i commercianti" passando davanti alle case capiscono quali sono i beni voluti e si dirigono verso magazzini e granai per la raccolta. Un successivo mercante li distribuisce poi alle case"...ma allora perchè ogni tanto (spesso La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 802875 ) le ville decadono fino addirittura a tornare casette???...


Scusa, so che sarebbe una risposta banale, ma visto mai... lo sai vero che quando le abitazioni passano da insulae a ville gli abitanti diventano PATRIZI e smettono di lavorare? Questo porta all'immediata mancanza di manodopera e gli effetti sono quelli da te descritti... La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio 58246
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Gemelli Cavallo
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMer 12 Gen 2011 - 13:55

Si lo so Goldenaxe infatti non è quello il problema, a volta capita anche quando ci sono insulae...come ho detto per me è un fatto di mancata gestione dei mercati quando i bisogni crescono...lasciando stare vie lunghe, incroci e altre cose che confondono a priori i mercanti, questo problema che riscontro è proprio un esempio di mala gestione: a differenza di Caesar IV gli abitanti vengono serviti e riveriti perciò se non passa la razione di beni mensile i cittadini moriranno di fame ma non usciranno mai di casa per andarsele a comprare da soli le cose Exclamation ...esempio:in una città piccola con 2 granai, tutti i mercati si riforniscono in un solo granaio, che è più lontano lasciando il vicino colmo...altro problema: le case più prossime ai mercati assorbono la maggior parte dei beni lasciando alle case un pò più lontane solo le briciole...unendo questi vari problemi basta arrivare al livello insula (vettovaglie + olio + vino...per non parlare dei casi in cui si dimenticano letteralmente del cibo) che il rendimento dei mercati crolla...il fatto delle ville era un esempio estremo: arrivare alle ville (che come dici tu comporta anche riduzione di lavoratori) con questi problemi è il mio incubo...ma vabè questo non è il topic adatto per parlare di questo, stiamo andando fuori strada...comunque sarei felice di sapere come la pensano un pò tutti... Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMer 12 Gen 2011 - 22:09

Sicuramente è perchè sbaglio io qualcosa, ancora devo mettere in pratica ciò che ho letto nei trattati di Mosè e di Sertorius (l'unica cosa che per ora riesco a mettere in pratica è la creazione dell'isolato ad anello doppio o ad anello allungato). Ma per quello ci vuole soltato allenamento e calcolo.
Anche io, per come gioco ora, riscontro il problema del Dianensis.
Nonostante l'anello, nonostante 4 mercati, nonostante magazzini e granai (pieni) appena fuori dal corpo di guardia.. Non appena fornisco dell'olio alle case, queste iniziano un processo di evoluzione ed involuzione, continuando a passare da Insula media ad, adirittura casa piccola (la maggior parte delle volte per mancanza di vettovaglie, ma mi è successo anche che le case chiedessero l'accesso ai bagni, nonostante la signorina fosse sempre passata davanti alle case in questione per anni nel gioco affraid affraid ).
Questo è quello che capita a me!
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeMer 12 Gen 2011 - 22:45

Leggendo dei vostri problemi comunque mi viene da pensare che ci sia qualche problema di mancanza di manodopera.
Ricordo che la mancanza di lavoratori non riduce in proporzione l'efficienza del servizio fornito ma lo fa in maniera molto più drastica. Ciò significa che la mancanza di un lavoratore su i sei (vado a memoria) di un mercato non riduce la sua efficacia del 16,66% ma molto molto di più.

La mancanza di lavoratori è molto evidente nel passaggio alle ville, ma i suoi effetti devastanti possono manifestarsi anche a livelli di sviluppo inferiori
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MaG
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitimeGio 13 Gen 2011 - 3:38

Oltre al problema di manodopera citato da Vitellio Tonnatus c'è anche da prendere in considerazione il modus operandi dei mercati. L'argomento è stato già trattato ed ora non tempo disponibile per la ricerca per cui vado a memoria: il mercato rifornisce le abitazioni seguendo l'esatto ordine indicato nel fumetto che appare selezionandolo col tasto destro del mouse. Pertanto la massima priorità di consegna sarà data al grano, passando poi agli ortaggi, alla frutta, alla carne, alle vettovaglie, ai mobili, all'olio ed infine al vino. Un'abitazione patrizia si aspetta di ricevere tutti i beni elencati e alla mancanza di uno, devolve fino allo stadio massimo ammesso dai beni ricevuti. Fin troppo ovvio.
Il problema però viene spesso originato dai mercati stessi dal momento che le mercanti, in mancanza di un bene richiesto, smetteranno anche di consegnare il resto per andare a rifornirsi della merce mancante anche se questa è contenuta in un granaio lontanissimo. Nel mentre del loro peregrinare le abitazioni continuano a consumare causando l'esaurimento di altre merci e che le mercanti non potranno reperire in tempi brevi. Se il problema fosse questo sarebbe auspicabile una migliore organizzazione della città.
Prova a giocare con la Tabella Commercio attivata così da poter seguire più facilmente le mercanti nel loro lavoro.
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MessaggioTitolo: Re: La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio   La pianificazione della città -4: L'isolato di servizio Icon_minitime

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