Caesar III è un gioco pacifico. L’esercito serve solo per difendere i nostri insediamenti da attacchi esterni.
Possiamo contare su diverse strutture in grado di proteggere le nostre città, alcune passive (Mura), altre attive (Torri, Legioni), altre ancora atipiche (Prefetti, Gladiatori e Leoni). Questi ultimi, sebbene deputati ad altre attività, in caso di pericolo si avventano sui nemici sprezzanti dellla loro pericolosa debolezza in combattimento che deriva dalla mancata ricezione di una qualsiasi preparazione militare.
Le Mura possono essere edificate anche in più strati (più Mura affiancate) dando l’impressione di aver creato una roccaforte inespugnabile. Tuttavia il loro compito è solo quello di rallentare la penetrazione in città dei nemici che riescono inevitabilmente ad abbatterle.
Possono essere maggiormente fortificate con l’ausilio delle Torri sulle quali le Sentinelle possono piazzare delle balestre con le quali iniziare a scremare l’attacco abbattendo i primi invasori.
Le Sentinelle però possono essere formate solo da una struttura apposita, la Caserma, in grado di fornire una preparazione militare di base anche alle varie Legioni.
Nota: le Torri possono essere edificate solo su un tratto di Mura a doppio strato e per essere raggiunte dalle Sentinelle è indispensabile che abbiano un collegamento stradale con la Caserma.
La Caserma, come la quasi totalità delle strutture, ha necessità di un accesso alla strada e di manodopera. Se ci sono richieste di Sentinelle o Legioni inizia automaticamente a produrne a patto che, nel caso delle Sentinelle, le Torri abbiano un collegamento stradale con la Caserma e, nel caso dei Legionari, ci sia disponibilità di Armi. Le Legioni ausiliarie di cavalieri o di lanciatori di giavellotto vengono ‘create’ senza ulteriori necessità.
Per quanto ovvio la Caserma non inizierà a formare gli eserciti se prima non viene edificato un Forte che li contenga.
L’Accademia Militare è un’altra struttura militare che, specie nelle prime missioni della carriera, non sarebbe neppure indispensabile costruire poiché funge da supporto. E’ tuttavia sinceramente consigliabile edificarla anche se il suo costo è equivalente a quello di un Forte. Ne saremo ripagati in termini di sicurezza dato che le nostre milizie combatteranno con molta più perizia ed efficacia.
Nell’esempio a seguire possiamo identificare tutte le strutture militari che Caesar III ci mette a disposizione. Sono riconoscibili, contornate da ovali colorati:
• in giallo la Caserma;
• in blu l’Accademia Militare;
• in verde i Forti, ognuno identificato da un vessillo tipico della legione ospitata, contenenti a sinistra ausiliari con giavellotto, al centro la fanteria pesante e a destra la cavalleria;
• in alto a destra è possibile notare due torri con balestre, un Corpo di Guardia (portale di ingresso/uscita) uniti da mura doppie.
• in rosso è riconoscibile una Sentinella uscita dalla Caserma e diretta alle Torri.
Le truppe si muovono solo su nostro ordine: selezionando i militari col tasto sinistro del mouse il puntatore cambierà forma prendendo l’aspetto di un gladio. A questo punto non resta che puntarlo su un terreno raggiungibile dai soldati e questi subito vi si dirigeranno. I militari possono muoversi liberamente per la mappa senza l’obbligo di seguire percorsi stradali ma, come tutti gli altri, non possono superare rocce, alberi, crepacci, eccetera.
Selezionando un milizia col tasto destro del mouse si aprirà una finestra di controllo (vedi immagini successive) attraverso la quale sarà possibile modificare l’orientamento delle nostre truppe per una migliore organizzazione durante le battaglie.
Le truppe ausiliarie sono dotate del medesimo schema di controllo che permette sia di orientare i soldati che di sceglierne la compattezza delle fila.
Fila più larghe riescono a coprire una maggior parte di territorio viceversa, ranghi più serrati offrono maggiore protezione ed una minore dispersione delle forze durante un attacco.
L’ultima opzione prevede la possibilità che i nostri soldati rompano le righe per inseguire i resti di un esercito nemico in ritirata. E’ bene usare con molta prudenza questa facoltà perché in questo caso vengono meno le coperture difensive tra commilitoni.
Ecco due schieramenti compatti:
Schieramento allungato (ausiliari):
I Legionari addestrati all’Accademia Militare non possono disporsi in linea allungata ma possono contare su una formazione ancora più compatta: la formazione in colonna che fornisce una qualità difensiva molto avanzata.
Ecco un’esempio di formazione in quadrato o in colonna:
Una tale formazione, assolutamente consigliabile in ogni evenienza, fornisce una eccezionale possibilità sia difensiva che di attacco soprattutto se seguita da una coorte di ausiliari con giavellotto che riuscirà così a lanciare i suoi dardi senza entrare in contatto diretto con il nemico.
I Legionari, nel caso venissero attaccati da frecce, sono in grado di accovacciarsi dietro i propri scudi (la Testudo o Testuggine Romana) diventando così ancora meno vulnerabili.
A seguire potremo osservare alcune immagini di combattimenti.
In questo esempio viene utilizzata una sola coorte di ausiliari che attira i nemici, molto vicini all’abitato, sotto il fuoco delle balestre (nel cerchio rosso un dardo appena lanciato).
Se la città è in pericolo, come detto all’inizio del paragrafo, non è raro vedere un combattente atipico lanciarsi nella lotta. Nel cerchio giallo un Prefetto che accorre in difesa della propria città.
Sia i cittadini che i commercianti sembrano non accorgersi della battaglia in corso e proseguono come se nulla stesse accadendo nelle proprie attività. Sulla sinistra, poco sopra la legione in combattimento, si può notare una carovana di mercanti a dorso di mulo che transita indisturbata tra spezzoni di Mura.
Le immagini che seguiranno riportano un esempio di un combattimento molto duro al quale si può sopravvivere solo con un’opportuna strategia che comprende sia la disposizione delle milizie, delle difese passive e, soprattutto, della conformazione del territorio.
Solo per trasmettere meglio l’ultimo messaggio posso dire che si è trattato di un attacco violentissimo con nemici (Goti) dotati di archi e cavalleria e fronteggiato con una sola legione di fanteria pesante oltre ad una legione e mezza di ausiliari con giavellotto (le altre truppe erano in missione per conto di Cesare).
Sul campo, al termine della prolungata battaglia, non è rimasto alcun militare romano.
Si notano gli ausiliari dietro i legionari:
la battaglia vista da un’altra angolazione
I nemici sono stati attirati in una zona più facile da difendere, una sorta di imbuto tra rocce ed alberi il cui passaggio è reso ancora più stretto da alcuni tratti di Mura.
In questa immagine si può intravedere come i Legionari abbiano assunto la posizione a Testuggine per difendersi dalle frecce nemiche mentre gli ausiliari continuano a lanciare le loro lance.
Se lo scontro fosse avvenuto in campo aperto non avremmo avuto scampo.
Anche in un territorio privo di asperità è possibile sconfiggere un avversario pericoloso. Il trucco consiste nell’impratichirsi coi comandi alle Legioni, magari abbassando la velocità di gioco. Vi meravigliereste vedendo cosa riescono a fare un paio di legioni di ausiliari che lanciano i loro giavellotti mentre girano velocemente intorno al nemico...